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Il novellato art. 10-ter, del D.Lgs. 74/2000 dispone che commette reato il contribuente che non versa l’IVA dichiarata, oltre l’importo di 250.000 €. Dunque, il prossimo 28 dicembre (il 27 dicembre cade di domenica) rappresenta il termine ultimo per il versamento dell’IVA risultante dalla Dichiarazione 2015 (periodo d’imposta 2014), onde evitare sanzioni penali, qualora l’imposta non versata sia superiore a 250.000 €. Dallo scorso 22 Ottobre, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 158/2015, il limite che fa scattare la sanzione penale è passato da 50.000,00 euro a 250.000,00 euro. La nuova soglia si applica, in base al principio del favor rei, anche ai fatti commessi prima del 22 Ottobre 2015 a patto che non sia stata pronunciata una sentenza definitiva a tale data. La sanzione prevista è la reclusione da sei mesi a due anni e alla sentenza di condanna conseguono, oltre alla pena principale, le pene accessorie stabilite dall’art. 12, comma 1, del D.Lgs. n. 74/2000. Una possibile via di fuga sembra rinvenirsi in alcune pronunce giurisprudenziali che hanno ritenuto che la comprovata situazione di difficoltà economica escluda l’elemento psicologico del reato richiesto ai fini dell’integrazione della fattispecie penale di omesso versamento.